Consigli
e suggerimenti
per frigoriferi e congelatori
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Classe
A+ per un freddo economico
Scegliere
la giusta classe energetica...
Conosciamo le classi energetiche, dette anche classi di efficienza. La
"scala" dei consumi è contraddistinta da una lettera
dalla A alla G, dove la A sta ad indicare che l'apparecchio ha consumi
di funzionamento molto ridotti, mentre la G indica consumi elevati, ma
recentemente una nuova categorizzazione si è aggiunta a quelle
consuete. Si tratta della classe A+,
che a detta di diversi produttori indica un insieme di scelte e soluzioni
tecnologiche in grado di garantire un risparmio energetico del 25% rispetto
ad un elettrodomestico di classe A. Tali riduzioni di consumi sono possibili
grazie a nuove tecnologie mirate ad ottimizzare il funzionamento del circuito
refrigerante, coniugando risparmio con alte prestazioni. L'acquisto di
un frigorifero a basso consumo comporta certamente un maggior impegno
economico iniziale, ma dovrebbe esser visto come un investimento a lungo
termine, visto i risparmi che è capace di generare nel corso degli
anni, oltre che un minore impatto ambientale (basti pensare che in Italia
la media degli apparecchi del 'freddo' utilizzati nelle nostre case è
di classe energetica C/D/E).
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Quanto
si risparmia con i frigoriferi A+?
Lo
sviluppo di tecnologie sostenibili, capaci di migliorare la qualità
della vita, nel pieno rispetto dell'ambiente, è l'obiettivo di alcune
case costruttrici, che da sempre progettano e realizzano elettrodomestici
cercando di migliorarne sia le prestazioni che l'ecocompatibilità.
Ultimo risultato di questa politica sono i nuovi frigoriferi "Classe
A+" o "Super A", i primi frigoriferi da incasso che consumano
il 25% di energia in meno rispetto al limite della Classe A.
La nuova gamma di frigoriferi A+ rappresenta un passo importante verso la
riduzione dei consumi energetici, considerando che in Italia oltre il 40%
del consumo domestico di energia è assorbito da frigoriferi e congelatori.
Se tutti i frigoriferi presenti oggi in Italia - circa 21 milioni - fossero
in classe A+, si risparmierebbero più di 5 miliardi di kWh ogni anno:
si potrebbe chiudere una grande centrale elettrica.
Al vantaggio ecologico si aggiunge quello economico. Se si considera, infatti,
che la vita media di un frigorifero e' di circa 14 anni e che 1 kw costa
0.18 €, il frigocongelatore in classe A+ di potrebbe assicurare un
risparmio economico totale di circa 680 € rispetto ad un pari modello
in classe C
Il segreto
di tanta efficienza?
I frigoriferi A+ garantiscono le migliori condizioni di conservazione
degli alimenti ed i minimi consumi di energia grazie alla riprogettazione
del circuito refrigerante, al miglioramento del sistema isolante e soprattutto
all'impiego delle più evolute tecnologie produttive.
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Freddo
ventilato
L'azione della ventola, garantisce una temperatura uniforme in ogni parte
del vano frigorifero, preservando il giusto grado di umidità e consentendo
di collocare gli alimenti su qualsiasi ripiano.
Inoltre assicura un piu' rapido ripristino della temperatura interna ad
ogni apertura della porta, a salvaguardia della freschezza dei cibi e a
vantaggio dei tempi di conservazione |
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La
classe climatica
Anche questa classificazione, sebbene meno nota di quella di consumo energetico,
consente tuttavia apprezzabili vantaggi economici. Il principio è
semplice e consiste in una relazione proporzionale tra consumi e temperatura:
più l'ambiente nel quale lavora il frigo è "freddo",
più questi produrrà un consumo minore. Per questo è
importante orientarsi verso prodotti che garantiscano un funzionamento ottimale
anche a basse temperature, preferendo elementi a classe climatica SN.
Riportiamo sinteticamente le fascie delle varie classi:
Classe climatica SN: temperatura ambiente da +10°C a +32°C
Classe climatica N: temperatura ambiente da +16°C a +32°C
Classe climatica ST: temperatura ambiente da +18°C a +38°C
Classe climatica T: temperatura ambiente da +18°C a +43°C |
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Piccoli
consigli
Oltre la consumo, il risparmio può arrivare soprattutto dalla corrispondenza
del frigorifero alle proprie esigenze, soprattutto in termini di capienza
massima affinchè questa non sia sovrastimata.
Un altro accorgimento può essere quello di evitare l'installazione
del frigo a diretto contatto con il forno o eventuali termosifoni. Con
l'innalzamento della temperatura circostante il frigo tenderà a
consumare di più. E' anche vero che spesso vediamo interessanti
composizioni costituite da colonne a due porte che affiancano elettrodomestici
da cottura ad altri da conservazione degli alimenti. In tali casi si consiglia
di adottare un frigorifero a basso consumo ed un forno a ventilazione
tangenziale, che consente un surriscaldamento moderato delle pareti ed
elimina quasi totalmente il problema.
Analoga
la motivazione che suggerisce di non immettere alimenti caldi in frigo.
Un buon ordinamento interno aiuta non solo nella corretta conservazione
degli alimenti, ma consente anche di tenere aperta la porta del frigo
per tempi più ristretti, evitando lunghe ricerche.
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Sbrinare
il frigorifero
La formazione
di brina e ghiaccio all'interno del frigorifero è da considerarsi
assolutamente normale. L'apertura della porta o l'introduzione di cibi
ne sono la causa: si deve perciò fare attenzione a tenere aperto
lo sportello il minor tempo possibile, e a non inserire alimenti ancora
caldi che, oltre a favorire un'inutile dispendio di energia e l'usura
del compressore, creano condensa, e quindi brina e ghiaccio.
Va tenuto
conto del fatto che tutti gli alimenti sono dotati di una certa percentuale
di liquido: carne, verdura, frutta, bevande, etc. anche se in un ambiente
freddo, tendono a far evaporare la loro umidità interna. Ciò
causa la creazione di una condensa che si solidifica in brina e poi in
ghiaccio. Per ovviare in parte a tale problema, è consigliabile
coprire o avvolgere con la pellicola trasparente tutti gli alimenti riposti
nel frigorifero.
Sul mercato
sono ormai molto diffusi i modelli a sbrinamento automatico, che non necessitano
di manutenzione: un condotto raccoglie automaticamente l'acqua proveniente
dalla sbrinatura e la convoglia in una bacinella posta sopra il compressore,
che la fa poi evaporare. Lo scioglimento avviene grazie ad una resistenza
di riscaldamento che fonde il ghiaccio che si forma sulla piastra.
Chi possiede
un frigorifero a sbrinatura manuale, invece, deve svolgere tale operazione
circa quattro volte all'anno.
Per agire
correttamente, basta togliere la spina di alimentazione, o premere l'apposito
pulsante, e svuotare il frigorifero e il congelatore del loro contenuto,
dopo essersi assicurati che i contenitori destinati a raccogliere l'acqua
siano vuoti e al loro posto.
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Manutenzione
del Frigorifero
La manutenzione
del frigorifero non implica operazioni particolarmente complicate o frequenti,
ma gli interventi devono essere accurati e periodici, e non deve mancare
l'attenzione ad una serie di accorgimenti che miglioreranno le prestazioni
del vostro elettrodomestico.
Almeno una
volta al mese è opportuno effettuare la pulizia delle guarnizioni
del frigo, affinché sia garantita la tenuta ermetica delle porte.
In caso contrario, l'ingresso di aria calda e la sua successiva condensazione,
porterebbero alla formazione di brina e ghiaccio. Per verificare l'effettiva
tenuta delle guarnizioni, è sufficiente un foglio di carta. A porta
chiusa, provate a farne passare uno fra esse e il frigorifero: se rimarrà
incastrato, non avete niente da temere, altrimenti rivolgetevi ad un operaio
specializzato per la sostituzione delle guarnizioni.
La polvere
rappresenta un nemico per il vostro frigorifero: sollevata dalle correnti
d'aria calda generate dal condensatore, può raggiungere gli elementi
meccanici, provocando seri danni. Per salvaguardarli, abbiate cura di
pulire periodicamente il pavimento sotto il frigorifero, e, almeno due
volte all'anno, smontate la grata e spazzolate con un pennello morbido
la parte posteriore del vostro elettrodomestico.
Un inconveniente
in cui spesso si incorre per la mancata pulizia degli spazi interni, è
l'otturazione del condotto che convoglia l'acqua di sbrinamento dall'interno
del frigorifero alla bacinella posta sopra il condensatore. Ciò
provoca una perdita di liquido all'interno e all'esterno dell'elettrodomestico.
Il problema, tipico dei modelli a sbrinamento automatico, può essere
facilmente risolto asportando delicatamente i residui ostruenti, con uno
stuzzicadenti o con un filo di ferro.
La pulizia
interna è importante anche per motivi igienici: la presenza di
cibi e bevande, comunque deperibili, può favorire lo sviluppo di
muffe e batteri. Per ovviare a ciò, è consigliabile provvedere
alla pulizia interna del frigorifero (spento) con acqua e aceto, evitando
sostanze chimiche aggressive e profumate.
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Se
si rompe il congelatore...
Il congelatore
è ormai un'abitudine in quasi tutte le case. Ma che succede se
si rompe? In questo caso è necessario eseguire certe operazioni
che assicurino la buona conservazione dei cibi ed evitare la formazione
di cattivi odori.
Se il congelatore
riprende a funzionare dopo 24 ore, la miglore cosa è lasciare i
cibi all'interno e tenere lo sportello chiuso. Non aprite per controllare:
questo provocherebbe l'innalzamento della temperatura. Se invece temete
che il congelatore resti fuori uso per più di un giorno, togliete
i cibi dateli ai vicini.
Una volta
che il congelatore avrà ripreso a funzionare, il problema grosso
sarà la conservazione dei prodotti che conteneva. Come regola generale,
i prodotti che si sono scongelati per diverse ore non devono essere ricongelati,
poiché il processo di putrefazione non si arresterebbe con una
seconda congelazione. Soprattutto i cibi già cotti e i frutti di
mare, se hanno superato i 5° devono essere eliminati. Un metodo per
la verifica è il seguente: se sulla busta sono presenti cristalli
di ghiaccio, significa che la temperatura supera i 5°, se non vi sono
cristalli, bisogna eliminarli subito.
Carne cruda,
pollame e pesce resistono meglio. La carne cruda, per esmpio, può
essere riutilizzata anche se è stata fuori dal congelatore per
più di 6 ore, purché venga consumata subito. Per il pesce
e il pollame vale la regola già citata: se all'esterno della busta
sono presenti cristalli di ghiaccio, possono essere ricongelati.
Onde evitare
fastidiose infestazioni di microorganismi è bene procedere a una
disinfezione del congelatore: una buona soluzione consiste nel pulire
accuratamente il congelatore con candeggina per la casa. Utilizzate panni
puliti. Per completare dovreste risciacquare con una soluzione di bicarbonato
di sodio. Ricordatevi che la maggior parte degli odori causati dalle muffe
è dovuta agli acidi grassi volatili. I sali di sodio non sono volatili
e la reazione con il bicarbonato di sodio elimina la formazione dell'odore.
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